The Program - Suzanne Young
Titolo: The Program
Autrice: Suzanne Young
Genere: Romanzo distopico; Young Adult
Casa Editrice: De Agostini
Pagine: 448
Data di Pubblicazione: 2013 (2015 IT)
Prezzo di copertina: EUR 12.66 (rilegato) EUR 10.90 (flessibile) EUR 6.99 (kindle)
Voto: 8.5
La Serie
#0.5 The Remedy (inedito in Italia)
#0.6 The Epidemic (inedito in Italia)
#1 The Program
#2 The Treatment
#2.5 The Recovery (solo in e-book)
#3 The Adjustament
#4 The Complication
Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l'epidemia di suicidi che sta dilagando tra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi... Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti i ricordi. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le sue emozioni. non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L'unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. E' stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. e si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.
Recensione
La prima volta che ho visto questo libro è stata l'anno scorso, il titolo mi aveva attirata e la trama ancora di più, ma avendo dovuto ridimensionare la spesa, era rimasto nella lista dei desideri. Adesso che mi sono avvicinata molto al genere "Distopic", ho deciso di metterlo nel carrello e farlo mio.
Essendo passato molto tempo, non ricordavo più bene la trama, ma non l'ho riletta, in tal modo ogni singola cosa per me era una sorpresa, anche le cose che voi sapete già (come il fatto che James si ammali).
Inizio col dire che quella della Young è stata una scelta molto audace: affrontare così da vicino il tema del suicidio, in un libro destinato ad un pubblico di ragazzi.
Infatti il tema principale di questo libro, ciò intorno a cui gira tutto quanto, è appunto il suicidio, che nel mondo di Sloane è diventato un vero e proprio virus.
La prima parte è incentrata sul tentativo di Sloane, James e un loro amico di mostrare a tutti che stanno bene, prima, e di nascondere che stanno male, poi.
Perché il Programma è il peggiore incubo di chiunque. Perché infondo chi siamo senza il nostro passato?
In un mondo nel quale non ci si può fidare di di nessuno, tantomeno della propria famiglia, è questa l'unica cosa che puoi fare per evitare di essere segnalato: nascondere le tue vere emozioni sotto i più falsi sorrisi.
Mentre ricorre spesso il tema della promessa, tra James e Sloane, di proteggersi a vicenda, e anche sapendo che non sarebbe esistita una storia altrimenti, io ci ho sperato, ci ho creduto, che riuscissero a mantenerla quella promessa.
Ho assistito inerme alle sedute di Sloane, a volte rifiutandomi di leggere e posando il libro per ore, perché ciò che stava accadendo era profondamente ingiusto. Ed è proprio durante le terapie sulla memoria, che conosciamo, attraverso molteplici flashback, le dinamiche della storia d'amore tra James e Sloane: come si sono conosciuti, come e quando è nata l'attrazione tra di loro e come sono arrivati ad essere così indispensabili ognuno per la sopravvivenza dell'altro. (Non dimentichiamo infatti, che è proprio dopo il ricovero di James, che Sloane, rimasta sola, si lascia trascinare giù dalla depressione e, di conseguenza, dal Programma.) E sono state proprio queste le scene che mi hanno portata a provare le emozioni più contrastanti: curiosità e amore da un lato, rabbia e impotenza dall'altro. E sono sicura che sarà lo stesso per voi.
Purtroppo però dovrete abituarvi all'idea che di alcune cose sarete a conoscenza solo voi, e non la protagonista.
"The Program" è stato un romanzo travolgente e coinvolgente, che ha saputo emozionarmi, incuriosirmi, sorprendermi, lasciarmi delle domande sulle quali mi sto ancora interrogando. Sicuramente il tra i migliori degli ultimi quattro mesi.
Una lettura che ho consigliato a tutte le mie amiche e che adesso consiglio anche a voi, care Geek.
Nella trepidante attesa che mi arrivi il sequel "The Treatment" , vi lascio con uno dei quesiti che più mi tormentano da quando ho iniziato a leggere questo libro.
Sloane è scesa a squallidi compromessi per cercare di salvare qualcosa della vera sè, e tu?
L'autrice
Inizio col dire che quella della Young è stata una scelta molto audace: affrontare così da vicino il tema del suicidio, in un libro destinato ad un pubblico di ragazzi.
Infatti il tema principale di questo libro, ciò intorno a cui gira tutto quanto, è appunto il suicidio, che nel mondo di Sloane è diventato un vero e proprio virus.
"Poco meno di quattro anni fa, il suicidio fra gli adolescenti è stato dichiarato un' epidemia nazionale: provoca la morte di un teenager su tre. Il suicidio è sempre esistito, ma a un certo punto, un numero sempre maggiore di miei coetanei ha iniziato a buttarsi dalla finestra, a tagliarsi le vene... e quasi sempre senza un motivo chiaro."Il romanzo è suddiviso in tre parti: la vita di Sloane prima, durante e dopo il Programma. Vi parlerò solo delle prime due, perché non vorrei incorrere in spoiler.
La prima parte è incentrata sul tentativo di Sloane, James e un loro amico di mostrare a tutti che stanno bene, prima, e di nascondere che stanno male, poi.
Perché il Programma è il peggiore incubo di chiunque. Perché infondo chi siamo senza il nostro passato?
In un mondo nel quale non ci si può fidare di di nessuno, tantomeno della propria famiglia, è questa l'unica cosa che puoi fare per evitare di essere segnalato: nascondere le tue vere emozioni sotto i più falsi sorrisi.
"Siamo tutti colpevoli di nascondere cose - è la natura del mondo oggi. Nascondiamo i nostri sentimenti, nascondiamo il nostro passato, nascondiamo le nostre vere intenzioni. Non c'è più modo di sapere cos'è reale."Già in questa fase arrivano le lacrime, inevitabili in passaggi come il flashback nel quale Sloane parla della morte di suo fratello (è vero, sono una persona molto emotiva, ma quella scena è stata struggente).
Mentre ricorre spesso il tema della promessa, tra James e Sloane, di proteggersi a vicenda, e anche sapendo che non sarebbe esistita una storia altrimenti, io ci ho sperato, ci ho creduto, che riuscissero a mantenerla quella promessa.
«Ogni mattina penso: "Questo è il giorno in cui mi ammalo. Il giorno in cui mi segnaleranno, e gli istruttori verranno a prendermi". E non voglio alzarmi dal letto. Invece mi alzo... perché non posso lasciarti da sola.»Sappiate che questa non è la tipica storia in cui tutto va male per tutti, ma non per i protagonisti. Sloane, così come James, riceverà lo stesso trattamento degli altri pazienti da parte dei medici che lavorano per il Programma. Questi non si faranno scrupoli nel rimuovere anche i ricordi più belli, se non sono legati a persone che fanno parte della loro famiglia.
Ho assistito inerme alle sedute di Sloane, a volte rifiutandomi di leggere e posando il libro per ore, perché ciò che stava accadendo era profondamente ingiusto. Ed è proprio durante le terapie sulla memoria, che conosciamo, attraverso molteplici flashback, le dinamiche della storia d'amore tra James e Sloane: come si sono conosciuti, come e quando è nata l'attrazione tra di loro e come sono arrivati ad essere così indispensabili ognuno per la sopravvivenza dell'altro. (Non dimentichiamo infatti, che è proprio dopo il ricovero di James, che Sloane, rimasta sola, si lascia trascinare giù dalla depressione e, di conseguenza, dal Programma.) E sono state proprio queste le scene che mi hanno portata a provare le emozioni più contrastanti: curiosità e amore da un lato, rabbia e impotenza dall'altro. E sono sicura che sarà lo stesso per voi.
«È questa la cosa più bella: alcuni errori sono destinati a ripetersi.»In questo ambiente a lei tanto ostile, Sloane conoscerà il suo unico alleato, Realm, anche lui ricoverato. Questo personaggio, che inizialmente ho amato, più avanti mi ha lasciato molto confusa. Perché una delle tante cose che amerete (e a volte odierete) di questo libro, sono i colpi di scena, che non sono pochi.
Purtroppo però dovrete abituarvi all'idea che di alcune cose sarete a conoscenza solo voi, e non la protagonista.
«Cos'hai fatto?»
«Non posso lasciarti ricordare... o non uscirò mai di qui.»Mi è piaciuto molto lo stile di Suzanne Young, che è stata capace di essere romantica senza cadere nello smielato nelle scene più dolci della nostra coppia, ma non ha esitato ad essere dura nelle scene più crude, utilizzando un linguaggio molto asciutto per la descrizione degli atti ma anche dei ricordi più cruenti. Capace come pochi di trasmettere al lettore le emozioni che stanno provando i personaggi.
"The Program" è stato un romanzo travolgente e coinvolgente, che ha saputo emozionarmi, incuriosirmi, sorprendermi, lasciarmi delle domande sulle quali mi sto ancora interrogando. Sicuramente il tra i migliori degli ultimi quattro mesi.
Una lettura che ho consigliato a tutte le mie amiche e che adesso consiglio anche a voi, care Geek.
Nella trepidante attesa che mi arrivi il sequel "The Treatment" , vi lascio con uno dei quesiti che più mi tormentano da quando ho iniziato a leggere questo libro.
Sloane è scesa a squallidi compromessi per cercare di salvare qualcosa della vera sè, e tu?
«Che cosa sei disposta a fare per salvare i tuoi ricordi?»
-Lillina
L'autrice
Ciao. Complimenti per la recensione. La mia risposta alla tua domanda è che dipende innanzitutto dal tipo di ricordi, cioè dalla persona che li ha creati, ma comunque farei di tutto tranne che tornare indietro a rivivere quei momenti per paura di scombussolarli!
RispondiEliminaGrazie mille. Io invece non sono ancora riuscita a rispondere a quella domanda, mi mette tanta ansia. Comunque mi piace la tua risposta e in parte condivido.
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